La maggior parte dei produttori utilizza tappi di sughero per imbottigliare i propri vini e questo fa sì che ci possano essere delle bottiglie che sanno di tappo (si stima una percentuale intorno al 5%). L’odore (e sapore) di tappo non è un difetto del vino ma deriva da un fungo che si sviluppa nella corteccia della quercia da sughero. In determinate situazioni, questo fungo sviluppa una particolare sostanza che è la responsabile del sentore di tappo. E il tappo “contaminato” quindi rovinerà irrimediabilmente la “sua” bottiglia.
Potrà quindi capitare che si acquisti un vino che sa di tappo, senza per questo dover colpevolizzare qualcuno. Può succedere a vini di tutte le qualità e di tutti i prezzi.
Molto importante, quindi, cercare di capire se il vino è danneggiato prima di servirlo a tutti i vostri ospiti, onde evitare che questi lo assaggino e lo scoprano da soli.
Ma come fare?
C’è un’operazione molto semplice che permette di risolvere il problema. Si apre la bottiglia e si annusa il tappo, dal lato che è stato all’interno della stessa. Se il tappo sa di vino, tutto ok, possiamo versare tranquillamente il vino nei bicchieri. Ma se l’odore che sentite è quello del tappo allora sono guai. Il vino è danneggiato. Potete passare all’assaggio (solo voi) per esserne sicuri, ma il risultato sarà proprio quello… Tappo!
Ecco allora che non vi resta che passare all’apertura di un’altra bottiglia (sempre meglio avere in casa qualche riserva), ripetere l’operazione “annusare il tappo” e, se tutto a posto, servire il vino.
E che fare della bottiglia che sa di tappo che magari è anche costata un bel po’?
Niente paura. Basterà riportarla (piena, ca va sans dire…) nel negozio dove è stata comprata (sempre meglio che sia provvista di tappo) per averne un’altra in sostituzione.